Quante volte ci siamo soffermati ad ammirare le belle travature di legno all’interno delle abitazioni? I travi possiedono una fascino antico, che viene reso maggiore quando i restauri si occupano di rivalutare elementi antichi. Ma non tutti i travi sono uguali ed essi meritano di essere analizzati con attenzione. Oltre a cambiare la struttura, cambia anche la tipologia di legno, ovvero l’essenza impiegata nella realizzazione degli elementi.
Da sempre uno dei legni più impiegati nella costruzione di travi è l‘abete. Le ragioni sono molteplici, in quanto il legno di abete è molto ricco in natura, soprattutto nelle zone montane, è un legno morbido da lavorare ma molto resistente, per cui in grado di supportare i pesi che vanno a sollecitarlo. I travi si dividono essenzialmente in due tipologie:
I travi in legno massiccio a cuore spaccato: ovvero delle travature che escludono parzialmente la parte midollare del tronco da cui sono ricavati. Questi travi sono impiegati per coprire sezioni che chiedono carichi inferiori e sono molto belli da vedere in quanto le fessurazioni non sono rilevanti.
I travi in legno massiccio con cuore: sono delle travature che conservano il midollo all’interno della sezione. generalmente sono realizzati per costruire la sezione portante, formano fessurazioni anche accentuate in quanto il legno è un materiale vivo, che respira e che si muove. La portata è però garantita dalla loro struttura e dai calcoli relativi al supporto.
Ai travi in abete si associano i travi in larice, degli elementi molto belli in quanto questa essenza presenta un colore piuttosto rossastro e delle venature particolari. Il larice è però un materiale estremamente vivo, che si muove e che quindi può variare nel corso del tempo.
Altre tipologie di legno impiegate sono il castagno, un legname compatto e forte, molto elastico e resistente all’usura, oppure il prezioso rovere, una scelta che implica che i travi siano stati sottoposti ad un perfetto sistema di essiccamento. Il rovere viene impiegato dalla notte dei tempi per la costruzione dei travi, ma è soggetto a forti variazioni. La sua tenuta dipende quindi dal processo di lavorazione ma i risultati estetici che si possono ottenere con il suo impiego possono risultare altamente pregiati.
Quante volte ci siamo soffermati ad ammirare le belle travature di legno all’interno delle abitazioni? I travi possiedono una fascino antico, che viene reso maggiore quando i restauri si occupano di rivalutare elementi antichi. Ma non tutti i travi sono uguali ed essi meritano di essere analizzati con attenzione. Oltre a cambiare la struttura, cambia anche la tipologia di legno, ovvero l’essenza impiegata nella realizzazione degli elementi.
Da sempre uno dei legni più impiegati nella costruzione di travi è l‘abete. Le ragioni sono molteplici, in quanto il legno di abete è molto ricco in natura, soprattutto nelle zone montane, è un legno morbido da lavorare ma molto resistente, per cui in grado di supportare i pesi che vanno a sollecitarlo. I travi si dividono essenzialmente in due tipologie:
I travi in legno massiccio a cuore spaccato: ovvero delle travature che escludono parzialmente la parte midollare del tronco da cui sono ricavati. Questi travi sono impiegati per coprire sezioni che chiedono carichi inferiori e sono molto belli da vedere in quanto le fessurazioni non sono rilevanti.
I travi in legno massiccio con cuore: sono delle travature che conservano il midollo all’interno della sezione. generalmente sono realizzati per costruire la sezione portante, formano fessurazioni anche accentuate in quanto il legno è un materiale vivo, che respira e che si muove. La portata è però garantita dalla loro struttura e dai calcoli relativi al supporto.
Ai travi in abete si associano i travi in larice, degli elementi molto belli in quanto questa essenza presenta un colore piuttosto rossastro e delle venature particolari. Il larice è però un materiale estremamente vivo, che si muove e che quindi può variare nel corso del tempo.
Altre tipologie di legno impiegate sono il castagno, un legname compatto e forte, molto elastico e resistente all’usura, oppure il prezioso rovere, una scelta che implica che i travi siano stati sottoposti ad un perfetto sistema di essiccamento. Il rovere viene impiegato dalla notte dei tempi per la costruzione dei travi, ma è soggetto a forti variazioni. La sua tenuta dipende quindi dal processo di lavorazione ma i risultati estetici che si possono ottenere con il suo impiego possono risultare altamente pregiati.