Quanta confusione e quanti dubbi sui permessi per costruire che vengono richiesti dai comuni! Si tratta di un argomento iper tecnico, ma chi si trova a ristrutturare, costruire o semplicemente a realizzare degli ampliamenti ha la necessità di mettersi in regola con le regolamentazioni dei diversi comuni. A tal proposito, ribadiamo l’importanza di avere al proprio fianco un tecnico bravo e competente, che conosca alla perfezione la normativa in materia e che al contempo sia in grado di consigliare il cliente nel migliore dei modi possibile. La confusione può aumentare quando si tratta di un’opera pertinenziale o di nuova costruzione, come può essere, ad esempio, una tettoia.
Molte persone pensano che per costruire una tettoia non serva un permesso ‘pesante’ come può essere il permesso di costruire, una documentazione che risponde a certi vincoli e che deve essere presentata in comune secondo certi tempi dall’inizio della costruzione. In realtà e il dPR n. 380/2001 (art. 3, comma 1, lettera b) riporta le seguenti parole: la realizzazione di una tettoia, anche se aderisce a un muro già esistente, non è manutenzione straordinaria perché non consiste nella sostituzione di un elemento architettonico ma nell’aggiunta di un elemento strutturale dell’edificio e si tratta di un intervento di modifica del prospetto.
Da ciò deduciamo che la realizzazione di una tettoia comporta la richiesta del permesso di costruire e non basta la semplice DIA, Denuncia di Inizio Attività, in quanto viene considerata un’opera che produce una modifica sul tessuto urbano.
Alcuni casi di ricorso hanno dimostrato che se la tettoia non aumenta la cubatura nella percentuale stabilita è possibile costruirla senza avere richiesto la documentazione sopraddetta, ma per avere un quadro generale della situazione ed essere sicuri di avere le carte in regola è importante che il tecnico di fiducia si confronti con l’ufficio tecnico comunale e tragga le opportune considerazioni.
E’ importante considerare che la mancanza presentazione del permesso di costruire per la realizzazione di una tettoia andrebbe a leggitimare l’applicazione della sanzione demolitoria e questo avviene a prescindere dal lasso di tempo intercorso dalla realizzazione dell’opera. Questo fatto è stato ribadito dalla sesta sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 319/2015 depositata il 26 gennaio, quindi molto fresca e attuale. Chi sceglie di costruire questa tipologia di annesso o di elemento strutturale deve quindi operare nel rispetto della legge e chiedere informazioni dettagliate su un’opera che potrebbe richiedere dei costi aggiuntivi, nonché il rispetto di termini di legge più lunghi e accurati rispetto alla classica DIA o SCIA:
Quanta confusione e quanti dubbi sui permessi per costruire che vengono richiesti dai comuni! Si tratta di un argomento iper tecnico, ma chi si trova a ristrutturare, costruire o semplicemente a realizzare degli ampliamenti ha la necessità di mettersi in regola con le regolamentazioni dei diversi comuni. A tal proposito, ribadiamo l’importanza di avere al proprio fianco un tecnico bravo e competente, che conosca alla perfezione la normativa in materia e che al contempo sia in grado di consigliare il cliente nel migliore dei modi possibile. La confusione può aumentare quando si tratta di un’opera pertinenziale o di nuova costruzione, come può essere, ad esempio, una tettoia.
Molte persone pensano che per costruire una tettoia non serva un permesso ‘pesante’ come può essere il permesso di costruire, una documentazione che risponde a certi vincoli e che deve essere presentata in comune secondo certi tempi dall’inizio della costruzione. In realtà e il dPR n. 380/2001 (art. 3, comma 1, lettera b) riporta le seguenti parole: la realizzazione di una tettoia, anche se aderisce a un muro già esistente, non è manutenzione straordinaria perché non consiste nella sostituzione di un elemento architettonico ma nell’aggiunta di un elemento strutturale dell’edificio e si tratta di un intervento di modifica del prospetto.
Da ciò deduciamo che la realizzazione di una tettoia comporta la richiesta del permesso di costruire e non basta la semplice DIA, Denuncia di Inizio Attività, in quanto viene considerata un’opera che produce una modifica sul tessuto urbano.
Alcuni casi di ricorso hanno dimostrato che se la tettoia non aumenta la cubatura nella percentuale stabilita è possibile costruirla senza avere richiesto la documentazione sopraddetta, ma per avere un quadro generale della situazione ed essere sicuri di avere le carte in regola è importante che il tecnico di fiducia si confronti con l’ufficio tecnico comunale e tragga le opportune considerazioni.
E’ importante considerare che la mancanza presentazione del permesso di costruire per la realizzazione di una tettoia andrebbe a leggitimare l’applicazione della sanzione demolitoria e questo avviene a prescindere dal lasso di tempo intercorso dalla realizzazione dell’opera. Questo fatto è stato ribadito dalla sesta sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 319/2015 depositata il 26 gennaio, quindi molto fresca e attuale. Chi sceglie di costruire questa tipologia di annesso o di elemento strutturale deve quindi operare nel rispetto della legge e chiedere informazioni dettagliate su un’opera che potrebbe richiedere dei costi aggiuntivi, nonché il rispetto di termini di legge più lunghi e accurati rispetto alla classica DIA o SCIA: