Sentiamo spesso parlare di piano casa, ma di cosa si tratta in realtà? Il piano casa è un pool di leggi entrate in vigore nel 2008 con il decreto legislativo n.112 del 25 giugno. Il suo obiettivo è di rilanciare il settore edile e al contempo di soddisfare con manovre utili le esigenze abitative delle famiglie che vivono nel nostro paese.
Il piano casa lavora nell’edilizia pubblica e residenziale sovvenzionata, quindi con i programmi statali e regionali che interessano gli aiuti alle famiglie a basso reddito, gli studenti ecc, .. e l’edilizia privata, ovvero l’incoraggiamento alle demolizioni e alle ristrutturazioni, ma anche gli ampliamenti volumetrici e le regole che si propongono a deroga dell’urbanistica vigente.
A seguito del primo decreto, nel 2009 è stato indetto un accordo fra Stato e Regioni, dove queste ultime si sono impegnate ad approvare delle proprie normative per quanto riguarda l’urbanistica, con il fine di promuovere le linee guida tracciate dal governo. Ecco che con il termine piano casa non si intende più una singola legge, ma un insieme di norme che racchiudono quelle statali, quelle regionali e quelle locali.
Chi è interessato all’edilizia o si trova costruire o ristrutturare deve sempre tenere conto del piano casa, perché le norme possono avere un’importanza fondamentale ai fini delle scelte e anche delle regole che si devono rispettare nelle singoli fasi. Con la legge del 28 marzo 2014, il piano casa ha ad esempio fissato molti punti sulle locazioni, con l’introduzione del finanziamento al fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, il piano di ristrutturazione con adeguamento sismico degli alloggi popolari, la cedolare secca e molte altre varianti che meritano di essere prese in considerazione da chi si confronta con l’edilizia per questioni personali. E’ importante che i cittadini interessati conoscano e abbiano ben presente quali sono le linee guida fissate dal governo, ma soprattutto il singolo piano casa stabilito dalla regione di residenza.
Sentiamo spesso parlare di piano casa, ma di cosa si tratta in realtà? Il piano casa è un pool di leggi entrate in vigore nel 2008 con il decreto legislativo n.112 del 25 giugno. Il suo obiettivo è di rilanciare il settore edile e al contempo di soddisfare con manovre utili le esigenze abitative delle famiglie che vivono nel nostro paese.
Il piano casa lavora nell’edilizia pubblica e residenziale sovvenzionata, quindi con i programmi statali e regionali che interessano gli aiuti alle famiglie a basso reddito, gli studenti ecc, .. e l’edilizia privata, ovvero l’incoraggiamento alle demolizioni e alle ristrutturazioni, ma anche gli ampliamenti volumetrici e le regole che si propongono a deroga dell’urbanistica vigente.
A seguito del primo decreto, nel 2009 è stato indetto un accordo fra Stato e Regioni, dove queste ultime si sono impegnate ad approvare delle proprie normative per quanto riguarda l’urbanistica, con il fine di promuovere le linee guida tracciate dal governo. Ecco che con il termine piano casa non si intende più una singola legge, ma un insieme di norme che racchiudono quelle statali, quelle regionali e quelle locali.
Chi è interessato all’edilizia o si trova costruire o ristrutturare deve sempre tenere conto del piano casa, perché le norme possono avere un’importanza fondamentale ai fini delle scelte e anche delle regole che si devono rispettare nelle singoli fasi. Con la legge del 28 marzo 2014, il piano casa ha ad esempio fissato molti punti sulle locazioni, con l’introduzione del finanziamento al fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, il piano di ristrutturazione con adeguamento sismico degli alloggi popolari, la cedolare secca e molte altre varianti che meritano di essere prese in considerazione da chi si confronta con l’edilizia per questioni personali. E’ importante che i cittadini interessati conoscano e abbiano ben presente quali sono le linee guida fissate dal governo, ma soprattutto il singolo piano casa stabilito dalla regione di residenza.