Il cocciopesto è un materiale che sta scoprendo una nuova vita e che si propone sempre più richiesto nelle ristrutturazione abitative, ma anche nelle nuove costruzioni. Si tratta di un materiale antico, già impiegato dai romani nelle loro costruzioni.
Il cocciopesto è costituito da una base di calce alla quale viene aggiunta la polvere di latterizio. Il risultato è un intonaco positivo dal punto di vista idraulico perché resistente all’umidità. Probabilmente questo materiale edile fu scoperto dai fenici, ma i romani lo impiegarono moltissimo nelle loro costruzioni, sia nella realizzazione delle case che nelle costruzioni civili come i ponti, gli acquedotti, le cisterne e le pareti, in quanto si tratta di un materiale particolarmente adatto ai muri umidi.
Il cocciopesto vanta tante buone caratteristiche, in particolare:
A seconda dei mattoni che vengono frantumati al suo interno, il materiale può assumere una colorazione gialla oppure rossa, quindi si tratta di un intonaco già colorato e che non richiede una pittura successiva. Questo aspetto le rende più economico e veloce rispetto all’intonaco tradizionale.
Abbiamo spesso affrontato il problema dell’umidità di risalita, che si crea nelle case antiche e spesso nelle abitazioni al piano terra. Il cocciopesto si propone come un materiale intelligente se la casa è priva di fondazione, se manca di un’adeguata impermeabilizzazione del basamento dell’edificio o se si tratta di una porzione di abitato parzialmente interrata.
Anche se la composizione del cocciopesto è semplice, l’edilizia moderna fatica a reperire i giusti materiali in quanto è ‘abituata’ a lavorare con i pre-miscelati. Ciò non toglie che chi desidera costruire o restaurare casa con materiali ricercati possa affidarsi a questa soluzione,che può essere impiegata sia per ambienti interni che esterni.
Il cocciopesto è un materiale che sta scoprendo una nuova vita e che si propone sempre più richiesto nelle ristrutturazione abitative, ma anche nelle nuove costruzioni. Si tratta di un materiale antico, già impiegato dai romani nelle loro costruzioni.
Il cocciopesto è costituito da una base di calce alla quale viene aggiunta la polvere di latterizio. Il risultato è un intonaco positivo dal punto di vista idraulico perché resistente all’umidità. Probabilmente questo materiale edile fu scoperto dai fenici, ma i romani lo impiegarono moltissimo nelle loro costruzioni, sia nella realizzazione delle case che nelle costruzioni civili come i ponti, gli acquedotti, le cisterne e le pareti, in quanto si tratta di un materiale particolarmente adatto ai muri umidi.
Il cocciopesto vanta tante buone caratteristiche, in particolare:
A seconda dei mattoni che vengono frantumati al suo interno, il materiale può assumere una colorazione gialla oppure rossa, quindi si tratta di un intonaco già colorato e che non richiede una pittura successiva. Questo aspetto le rende più economico e veloce rispetto all’intonaco tradizionale.
Abbiamo spesso affrontato il problema dell’umidità di risalita, che si crea nelle case antiche e spesso nelle abitazioni al piano terra. Il cocciopesto si propone come un materiale intelligente se la casa è priva di fondazione, se manca di un’adeguata impermeabilizzazione del basamento dell’edificio o se si tratta di una porzione di abitato parzialmente interrata.
Anche se la composizione del cocciopesto è semplice, l’edilizia moderna fatica a reperire i giusti materiali in quanto è ‘abituata’ a lavorare con i pre-miscelati. Ciò non toglie che chi desidera costruire o restaurare casa con materiali ricercati possa affidarsi a questa soluzione,che può essere impiegata sia per ambienti interni che esterni.