Il restauro, soprattutto se di matrice conservativa, chiede di recuperare più materiali possibili dall’immobile, al fine di generare un risultato rispettoso della natura estetica e fortemente diretto alla funzionalità nell’uso abitativo. In particolare, è sempre più diffusa la scelta di salvaguardare i serramenti antichi, restaurandoli e donando loro nuova vita, per introdurli felicemente nel nuovo progetto di restauro.
Vi sono dei serramenti di matrice antica di grande bellezza, realizzati con materiali nobili come il legno e i metalli. Questi serramenti possono essere sfruttati nel percorso di restauro e diventare parte del nuovo progetto abitativo. In che modo? La prima operazione da fare è valutare il loro stato di conservazione, perché molto spesso ciò che sfugge all’occhio potrebbe essere problematico ai fini della costruzione. Si tratta, soprattutto, dei serramenti in legno, che possono sembrare apparentemente sani, ma in realtà essere stati attaccati da parassiti che ne hanno minato la struttura.
Se l’intenzione è di operare con il restauro delle porte e delle finestre, è quindi opportuno chiedere aiuto a degli esperti ed effettuare una ‘radiografia’ che permette di valutare lo stato di conservazione del legno. Se il responso è positivo, è quindi opportuno chiedere almeno tre preventivi per la ‘messa a nuovo’ dei serramenti.
Le finestre sono, purtroppo, i serramenti più problematici da restaurare, in primis perché richiedendo molto lavoro e, in secondo luogo, perché difficilmente possono raggiungere elevati standard qualitativi come quelli moderni, che mostrano vetri più spessi e camere d’aria che tengono la casa ben isolata in ogni stagione.
Il consiglio è di puntare sui balconi, strutture di grande bellezza che possono essere opportunamente restaurate e tornare a donare pregio alla casa e le porte, che possono essere riutilizzate anche in versione moderna, soprattutto per dividere gli spazi interni se fatte scorrere su binari anticati.
Il restauro, soprattutto se di matrice conservativa, chiede di recuperare più materiali possibili dall’immobile, al fine di generare un risultato rispettoso della natura estetica e fortemente diretto alla funzionalità nell’uso abitativo. In particolare, è sempre più diffusa la scelta di salvaguardare i serramenti antichi, restaurandoli e donando loro nuova vita, per introdurli felicemente nel nuovo progetto di restauro.
Vi sono dei serramenti di matrice antica di grande bellezza, realizzati con materiali nobili come il legno e i metalli. Questi serramenti possono essere sfruttati nel percorso di restauro e diventare parte del nuovo progetto abitativo. In che modo? La prima operazione da fare è valutare il loro stato di conservazione, perché molto spesso ciò che sfugge all’occhio potrebbe essere problematico ai fini della costruzione. Si tratta, soprattutto, dei serramenti in legno, che possono sembrare apparentemente sani, ma in realtà essere stati attaccati da parassiti che ne hanno minato la struttura.
Se l’intenzione è di operare con il restauro delle porte e delle finestre, è quindi opportuno chiedere aiuto a degli esperti ed effettuare una ‘radiografia’ che permette di valutare lo stato di conservazione del legno. Se il responso è positivo, è quindi opportuno chiedere almeno tre preventivi per la ‘messa a nuovo’ dei serramenti.
Le finestre sono, purtroppo, i serramenti più problematici da restaurare, in primis perché richiedendo molto lavoro e, in secondo luogo, perché difficilmente possono raggiungere elevati standard qualitativi come quelli moderni, che mostrano vetri più spessi e camere d’aria che tengono la casa ben isolata in ogni stagione.
Il consiglio è di puntare sui balconi, strutture di grande bellezza che possono essere opportunamente restaurate e tornare a donare pregio alla casa e le porte, che possono essere riutilizzate anche in versione moderna, soprattutto per dividere gli spazi interni se fatte scorrere su binari anticati.