La bioedilizia non si occupa solamente di generare costruzioni efficienti e a basso impatto ambientale, ma di tradurle in realtà con l’impiego di materiali ricercati, ecologici e ad elevate performance.
Il bio mattone rientra fra esse. Si tratta di una soluzione che può essere realizzata con diversi materiali, dove spicca per interesse il composto di calce e di canapa. La provenienza è italiana e si tratta di un materiale a zero emissioni, che sta riscuotendo sempre più interesse fra gli addetti ai lavori.
La calce e la canapa lavorano in sinergia per originare un composto biocompatibile e ad elevata efficienza energetica. La canapa sostituisce di fatto il calcestruzzo e la calce è il legante. I pregi del bio mattone possono essere ricercati nella capacità di generare comfort termico e acustico, la buona resistenza al fuoco e la capacità di non esalare emissioni nocive anche in fase di combustione.
Un altro aspetto di grande interesse è la capacità di resistere all’umidità e alla condensa, due fattori che si verificano nelle abitazioni e che minano la struttura e la salubrità degli edifici. Il bio mattone vede quindi la sua applicazione principale nella bioedilizia come materiale impiegato per i tamponamenti e per realizzare i cappotti termici nelle abitazioni, internamente ed esternamente.
Il bio mattone trova il suo parallelo nel mattone organico, un materiale che viene costantemente studiato dalle migliori università del mondo. Il mattone organico si impegna a non produrre anidride carbonica nel processo di realizzazione e sfrutta basi naturali quali, ad esempio, i coralli. La capacità termica e igroscopica sono le basi di questo materiale, per il momento non ancora in commercio ma base di ricerca di centri e università, che si stanno impegnando nel realizzare quello che, molto probabilmente, diventerà la base futura dell’edilizia contemporanea.
La bioedilizia non si occupa solamente di generare costruzioni efficienti e a basso impatto ambientale, ma di tradurle in realtà con l’impiego di materiali ricercati, ecologici e ad elevate performance.
Il bio mattone rientra fra esse. Si tratta di una soluzione che può essere realizzata con diversi materiali, dove spicca per interesse il composto di calce e di canapa. La provenienza è italiana e si tratta di un materiale a zero emissioni, che sta riscuotendo sempre più interesse fra gli addetti ai lavori.
La calce e la canapa lavorano in sinergia per originare un composto biocompatibile e ad elevata efficienza energetica. La canapa sostituisce di fatto il calcestruzzo e la calce è il legante. I pregi del bio mattone possono essere ricercati nella capacità di generare comfort termico e acustico, la buona resistenza al fuoco e la capacità di non esalare emissioni nocive anche in fase di combustione.
Un altro aspetto di grande interesse è la capacità di resistere all’umidità e alla condensa, due fattori che si verificano nelle abitazioni e che minano la struttura e la salubrità degli edifici. Il bio mattone vede quindi la sua applicazione principale nella bioedilizia come materiale impiegato per i tamponamenti e per realizzare i cappotti termici nelle abitazioni, internamente ed esternamente.
Il bio mattone trova il suo parallelo nel mattone organico, un materiale che viene costantemente studiato dalle migliori università del mondo. Il mattone organico si impegna a non produrre anidride carbonica nel processo di realizzazione e sfrutta basi naturali quali, ad esempio, i coralli. La capacità termica e igroscopica sono le basi di questo materiale, per il momento non ancora in commercio ma base di ricerca di centri e università, che si stanno impegnando nel realizzare quello che, molto probabilmente, diventerà la base futura dell’edilizia contemporanea.