Siamo in piena estate e chi non dispone di locali ben isolati sta probabilmente soffrendo la calura. La coibentazione e l’isolamento dal caldo estivo sono temi relativamente recenti, anche se fin dall’antichità lo scopo della buona edilizia è di assicurare fresco nelle stagioni calde e calore in quelle più fredde. Utopia? Non con i nuovi mezzi di costruzione, che hanno fatto passi da gigante negli ultimi tempi e sono in grado di proporre dei sistemi di isolamento dal caldo estivo davvero raffinati.
Tutto inizia dal tetto, perché un buon isolamento della copertura dell’immobile è fondamentale per assicurare il giusto comfort domestico, ma anche per risparmiare sulle spese di raffrescamento. Non è infatti raro che un coperto in cattive condizioni causi il surriscaldamento delle aree interessate come le mansarde e quindi induca gli abitanti a spendere molte più risorse per la climatizzazione.
Il materiale di costruzione e la tecnica di posa sono aspetti fondamentali da considerare, ma in estate conta molto il tempo di sfasamento, ovvero il tempo che il calore impiega per attraversare la materia da una parte all’altra. Tecnicamente si tratta della differenza di tempo che passa fra l’ora in cui c’è la più elevata temperatura esterna, ad esempio mezzogiorno e l’ora in cui si ha la massima temperatura all’interno dell’immobile. Una cattiva tempistica di sfasamento è mezzogiorno e mezzo, perché significa che senza adottare misure di raffrescamento il calore passa all’interno dell’immobile in pochissimo tempo.
Quanto conta la struttura dei muri nell’isolamento dal caldo esterno? Sicuramente un muro isolato è un muro che sa riparare l’immobile dal calore e adottare un sistema di cappotto è una soluzione valida. E’ buona norma affidarsi a materiali traspiranti e che siano in grado di eccellere in estate così come in esterno.
La conducibilità deve essere scelta in base alla zona di residenza e anche in base alla posizione dell’immobile, quindi il lavoro deve essere seguito a regola d’arte al fine di ottenere risultati durevoli nel tempo. E’ importante considerare che in fase di rifacimento o posizionamento del cappotto è ideale valutare la sostituzione degli intonaci e della copertura esterna se sono obsoleti, perché i costi di ponteggio possono essere ammortizzati in un’unica soluzione.
Siamo in piena estate e chi non dispone di locali ben isolati sta probabilmente soffrendo la calura. La coibentazione e l’isolamento dal caldo estivo sono temi relativamente recenti, anche se fin dall’antichità lo scopo della buona edilizia è di assicurare fresco nelle stagioni calde e calore in quelle più fredde. Utopia? Non con i nuovi mezzi di costruzione, che hanno fatto passi da gigante negli ultimi tempi e sono in grado di proporre dei sistemi di isolamento dal caldo estivo davvero raffinati.
Tutto inizia dal tetto, perché un buon isolamento della copertura dell’immobile è fondamentale per assicurare il giusto comfort domestico, ma anche per risparmiare sulle spese di raffrescamento. Non è infatti raro che un coperto in cattive condizioni causi il surriscaldamento delle aree interessate come le mansarde e quindi induca gli abitanti a spendere molte più risorse per la climatizzazione.
Il materiale di costruzione e la tecnica di posa sono aspetti fondamentali da considerare, ma in estate conta molto il tempo di sfasamento, ovvero il tempo che il calore impiega per attraversare la materia da una parte all’altra. Tecnicamente si tratta della differenza di tempo che passa fra l’ora in cui c’è la più elevata temperatura esterna, ad esempio mezzogiorno e l’ora in cui si ha la massima temperatura all’interno dell’immobile. Una cattiva tempistica di sfasamento è mezzogiorno e mezzo, perché significa che senza adottare misure di raffrescamento il calore passa all’interno dell’immobile in pochissimo tempo.
Quanto conta la struttura dei muri nell’isolamento dal caldo esterno? Sicuramente un muro isolato è un muro che sa riparare l’immobile dal calore e adottare un sistema di cappotto è una soluzione valida. E’ buona norma affidarsi a materiali traspiranti e che siano in grado di eccellere in estate così come in esterno.
La conducibilità deve essere scelta in base alla zona di residenza e anche in base alla posizione dell’immobile, quindi il lavoro deve essere seguito a regola d’arte al fine di ottenere risultati durevoli nel tempo. E’ importante considerare che in fase di rifacimento o posizionamento del cappotto è ideale valutare la sostituzione degli intonaci e della copertura esterna se sono obsoleti, perché i costi di ponteggio possono essere ammortizzati in un’unica soluzione.